Recensione: Il posto del freddo di Marco Dalissimo

È la penna di Marco Dalissimo che scorre nel romanzo Il posto del freddo, e si sente. Lo stile di quest’ultimo lavoro, edito dalla casa editrice Letteratura Alternativa, è inconfondibile e riconoscibile, anche se, come dice lo stesso scrittore nella prefazione, è un’opera diversa dagli altri, più romantica, forse. Un’affermazione di uomo leale con sé stesso perché cosciente di ciò che la vita offre, dei suoi imbrogli e delle sue gioie, capace di coglierne i frutti, anche se a volte marci.

Questo nuovo libro è segno di trasformazione, di adattamento, di una felicità sfumata e soffice come la neve che non si scoglie al sole, ma persiste in tutti i giorni dell’anno avvolgendo personaggi e lettori con un flusso narrativo, travolgente come una slavina.

Si percepisce nei personaggi il forte desiderio di scoprire l’altro, di essere autentici al cento per cento. Daniele, Irina, Giovanni e gli altri sentono il bisogno di immergersi nel tentativo di commutare il freddo dell’anima e renderlo razionale, per poi unirsi in un tutt’uno tra amori gay e quelli etero, purché amore sia, passione di coinvolgimento totale che non lascia scampo.

È forte la penna di Dalissimo: scolpisce deciso con parole scelte accuratamente, frutto di una padronanza eccellente della scrittura e della consapevolezza dei fatti, ben studiati, reali al punto che si possono udire le voci dei personaggi, distinguere i toni con cui si pongono, incorniciati dalle loro vibrazioni e dall’ironia.

Gabriel si rotola nel letto, il naso e gli occhi sporgono da un lembo di lenzuolo rosso.

– Invece sei gay e ami uno che non ti ama come vorresti – grida Irina dal suo stanzino.

-Irina!

– Scusami tesoro, lo sai che io sono del Toro.

Un lavoro, questo di Marco Dalissimo, di osservazione e di coraggio in cui si apre uno scenario ove i battiti del cuore prendono il sopravvento, il respiro scalda e la voglia di procedere è tanta. Incontrare la persona giusta è un miraggio nel labirinto dei desideri. Lo sa bene Valeria, commessa del negozio, perseguitata dal suo datore di lavoro, lo sa Gabriel che rincorre Alfio, Tesoro con il suo segreto da tenere nascosto in bagno, Gabriel con il suo sogno astronomico, momento centrale del romanzo, Giovanni che schizza su Mora, anche se virtualmente. Storie che scaldano le mani anche più gelide, in un cerchio che non lascia scampo a nessuno, tanto meno al lettore. Punti di riflessione si intrecciano con un mondo dai mille colori fino al primo trepido giorno di aprile, che tutti tanto aspettiamo. Un romanzo dei rapporti creduti autentici, che affronta la verità, anche scomoda, con la speranza che la neve si sciolga e faccia rifiorire un altro momento, un’altra stagione, un sole nuovo, una stella più lontana, una persona diversa, un’occasione per ritrovarsi e rinascere, nonostante il freddo persistente.

Giovanni respirò profondamente. C’era un masso in cima alla montagna: da lì a poco, la casa e tutto il resto sarebbero sprofondati via nel sottosuolo.

Il posto del freddo è disponibile in libreria e online sul sito: https://www.letteraturaalternativa.it/shop/narrativa-italiana/il-posto-del-freddo-marco-dalissimo/

Marco Dalissimo ( Pelliccione) già autore per Letteratura Alternativa con la raccolta del 2018 “Il presente diventa sempre”, vive a Roma, città che lo ama e che lo ispira . Nei suoi progetti un lavoro teatrale al quale dedica molto del suo tempo da tempo, e finalmente un libro “visivo” con le sue innumerevoli “Visioni” digitali. La copertina di “Il posto del freddo “ dal titolo “ I due lunatici” è un lavoro dell’autore.

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