Recensione: Transito di Aixa de la Cruz

Serviva una voce vigile e ricca d’esperienza come quella di Aixa de la Cruz, autrice spagnola del libro Cambiar de idea, tradotto in italiano: Transito da Matteo Lefevre, edito da Giulio Perrone Editore (aprile 2021), per farci riflettere sulla parità di diritto tra uomini e donne.  Una narratrice di sé stessa che tramite un’analisi profonda racconta il suo transito fisico, fatto di spostamenti e scoperte, di dolori e, pochi ma intensi piaceri, unendosi all’intensità del pensiero divergente come processo di protezione verso l’io sempre più consapevole. La sua perspicace interpretazione del proprio sviluppo porta ad attrarre eventi e situazioni che appaiono sotto le luci di un palcoscenico, di cui il lettore diventa il vero protagonista, catturato dal ritmo di narrazione e dallo stile diretto e realistico, a volte un po’ cruenti. Parole composte da schegge arrivano allo stomaco e lottano con forza estrema per arrivare a colpire e tentare di tagliare opinioni radicate da generazioni.

Una voce che evoca un ricordo sfumato di Cristiana F. in Noi, I ragazzi dello zoo di Berlino, edito nel lontano 1978, dieci anni prima della nascita dell’autrice di Transito, rispecchiando un mondo in cui poco è cambiato da allora, se non fosse per la moda e la tecnologia. Infatti, è proprio attraverso l’uso di Internet e dei messaggi Whatsapp che le giungono le notizie più terribili come incidenti di parenti e morti di amici, notizie di attualità e tradimenti, in questo preciso ordine d’importanza, in cui la cultura della violenza sta al patriarcato come il traffico di droghe illegali.  È lecito cambiare idea, cambiare frequenza, intravvedere una luce in fondo al tunnel, ma poi scegliere l’oscurità. La libertà è il grido di giustizia, il polo di partenza per una transizione senza limiti verso una vita adulta e scoprire che il mondo è tutto un paese

È da ammirare la forza dell’autrice con cui racconta che all’età di quindici anni smise di chiamarsi Aixa Zulema, a diciotto prese l’anteposi De la Cruz e a diciannove cambiò lo stato civile da nubile in coniugata, a ventidue in divorziata e a ventiquattro prese un nuovo indirizzo di residenza. Un cambiamento continuo  in cui spicca il desiderio d’identità, talmente forte da essere camuffato dallo stesso volere.  Il rapporto con la madre, descritto in tracce come origine dei suoi mali, in cui l’obbligo è rimanere senza fuggire; la figura paterna, che sembra quasi un dovere, si riflette negli uomini da cui prende distanza; l’attrazione verso  la morbidezza di Milena o ragazze conosciute al bar per ritrovarsi in un viaggio di autenticazione.

Dieci e lode per il coraggio con cui Aixa si mette a nudo, come prende parte all’iniziativa tema #MeToo, movimento femminista contro le molestie in cui si sente più a suo agio con la confessione anziché con la testimonianza, di come cambia visione sulle cose e su i suoi stessi pensieri intrecciando la sua logica e i suoi frammenti di saggezza tra le centoventisette pagine di questa autobiografia.

“Mi avevano educata in una cornice di eterosessualità obbligatoria  che aveva condizionato e limitato la mia transizione  verso la vita adulta ma ora, finalmente, ero libera. Recitavo le mie nuove convinzioni tutte d’un fiato.”

Aixa de la Cruz sorprende con il suo Transito, colpisce a fondo, induce a riflettere senza precedenti verso l’accettazione del perché, della realtà, perché le cose non cambiano se non le cambiamo noi, se non togliamo i paraocchi e invochiamo una vita priva di rinunce e procediamo con occhio vigile, affinché ogni bambina possa godere di diritti comuni a tutte, della sua individualità, della sua personalità e della sua fanciullezza.

Aixa de la Cruz è nata a Bilbao nel 1988, ha una laurea in Filologia inglese e un dottorato in Teoria della letteratura e Letteratura comparata. Ha pubblicato i romanzi De música ligera (451 Editores, 2009) e La línea del frente (Salto de Página, 2015) e Diccionario en guerra (La Caja Books, 2018), una proposta ibrida di finzione e saggistica sul femminismo. Transito, in Spagna, ha vinto il Premio Euskadi de Literatura en castellano 2020.

Transito è disponibile in libreria e sul sito www.giulioperroneditore.com/shop/transito

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